6/9/2023

Orto Botanico di Roma — il rebranding che mi auguro

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Orto Botanico di Roma — il rebranding che mi auguro

Ho capito di voler lavorare nel verde il 21 marzo del 2019, giorno del mio compleanno, quando sono entrato per la prima volta all’Orto Botanico di Roma.L’ho capito commuovendomi davanti al viale che porta alla fontana principale, tra le palme e la bellezza di piante solide e maestose.

Quella stessa sensazione l’ho provata nei giardini di Valencia e di Padova, negli spazi verdi di Edimburgo, ma—come si dice—il primo amore non si scorda mai.

Per questo vorrei poter curare il rebranding dell’Orto Botanico di Roma: per l’affetto che nutro per lui e, in secondo piano, perché credo ne abbia fortemente bisogno.

Un giardino in uno stile poco contemporaneo: il branding dell’Orto Botanico di Roma.

L’Orto Botanico di Roma non ha un suo logo o una sua identità che lo separino da quella dell’istituzione a cui appartiene.

Tra i materiali di comunicazione dell’Orto non c’è una direttrice comune. Nei social, nel web è assente un Tono di Voce che lo identifichi o distingua.

Il giardino è splendido, gli eventi validi, ma la comunicazione non rispecchia la forza del resto.

Il concept

Tra le piante simbolo della cultura classica—greca e romana—c’è l’Alloro—Laurus Nobilis—, che porta con sé, più della tradizione medica e culinaria, quella politica, atletica e poetica che parlano di una Roma grande e potente.

Tra i materiali che rappresetano questa grandezza e la storia di una Roma che ha conosciuto un giardino vaticano già nel 1200, l’oro.

In questa premessa, diventa divertente e ricca di significato l’esplorazione tra l’alloro come pianta e l’oro come metallo nobile e principe.

L’idea è quella di un Orto di ROma che si chiami ORO, come acronimo tra le due parole e come statement di brand.La preposizione al, per il moto a luogo, è parte dell’identità: diciamo andare al cinema, al Drink Kong, alla Rinascente, al vivaio.

Andare " all’oro" diventa perciò un gioco di parole, un’associazione tra valori semplice e che permette insieme una riconoscibilità forte.

L’augurio

Questo progetto è dell’anno scorso.Quest’estate (2023) Oro ha inserito i suoi stand all’interno dell’Orto Botanico.

Non so come leggerlo questo fatto, ma scoprirlo mi ha fatto sorridere.

La cosa che mi auguro è di poter sedere a parlare di questo branding con la direzione dell’Orto e di poter, un giorno, vedere un logo simile affianco al cancello di ingresso del Giardino di Roma.

Logotipo a doppio colore
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